Satantango by László Krasznahorkai

Satantango by László Krasznahorkai

autore:László Krasznahorkai
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: Bompiani
pubblicato: 2015-12-31T16:00:00+00:00


SECONDA PARTE

VI

IRIMIÁS TIENE UN DISCORSO

Amici! Vi confesso che mi trovo in una situazione difficile. A quanto vedo non manca davvero nessuno a questo incontro così decisivo per tutti noi… e molti, confidando nel fatto che io avrei potuto dare una spiegazione a questa tragedia, che in termini razionali risulta del tutto incomprensibile, sono arrivati ben prima dell’orario che ieri avevamo stabilito… Ma cosa mai potrei dirvi io, signore e signori? Cos’altro, se non… che sono commosso, e con ciò intendo che sono sconvolto… Credetemi, anche dentro di me c’è molta confusione, e quindi mi dovete perdonare se faccio ancora molta fatica a trovare le parole… e invece di parlare, sto qui davanti a voi con la gola stretta dallo sgomento, non meravigliatevi dunque se in questa mattinata così logorante per tutti noi, sopraffatto come sono dal dolore, riesco solo a farfugliare, e devo anche ammettere che non mi è stato di alcun aiuto ciò che io stesso avevo suggerito ieri sera, quando inorriditi circondavamo la salma rigida e contratta della bambina appena ritrovata, cioè di provare a dormire e di rivederci qui di nuovo stamattina, sperando di essere più calmi e di avere la mente più lucida per guardare in faccia ciò che è successo, perché… in me regna il caos esattamente come ieri, la mia anima è forse anche più confusa… Eppure… io so… so che devo farmi forza, ma allo stesso tempo sono sicuro che voi capirete se in questo momento non riesco a dire altro che condivido, condivido profondamente… il dolore di una madre sfortunata, il lutto di una madre, un lutto che non potrà mai finire, un lutto che resterà vivo in eterno… non credo sia necessario ripetere più volte che quel dolore… quando improvvisamente, da un momento all’altro, perdiamo ciò che ci è più caro al mondo, niente è comparabile a quel dolore, niente, amici miei… Non credo ci sia qualcuno tra i presenti che non sia d’accordo con me riguardo a ciò… Questa tragedia opprime l’anima di tutti noi, perché sappiamo bene che di quanto è successo tutti noi siamo responsabili, tutti noi, senza eccezioni. E in questa situazione la cosa più difficile è vincere, nonostante tutto, la commozione, stringere i denti, nonostante l’amarezza che ci soffoca, trattenere le lacrime che scendono, ma noi dobbiamo comunque riuscirvi… Perché – e fin da subito voglio richiamare la vostra attenzione su questo! – la cosa più importante è che noi stessi, prima ancora dell’arrivo delle varie autorità, prima che le squadre di polizia inizino le loro indagini, noi stessi cerchiamo di ricostruire con precisione, in quanto responsabili e testimoni, cosa possa aver causato questa sconcertante disgrazia, la terribile perdita di una bambina innocente… perché sarà meglio che vi prepariate fin da adesso agli interrogatori della commissione d’inchiesta cittadina che considererà noi i primi responsabili di questa catastrofe… Noi, sì, proprio noi, amici miei! Vi prego di non meravigliarvi di quanto sto dicendo! Perché… mettetevi la mano sul cuore: con un po’ di attenzione, un po’ di



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